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18 Febbraio 2022SEGRETERIE REGIONALI PUGLIA
SUNIA – SICET
Comunicato Stampa
Riforma Legge regionale n.10/2014.
E’ in corso di discussione nella Quinta Commissione Regionale, la riforma della legge regionale n.10/2014 che disciplina tutta la materia dell’edilizia residenziale pubblica (case popolari).
Durante la discussione – ancora in atto, ci stupisce enormemente di come gli ARCA di Puglia ex IACP abbiano presentato degli emendamenti che demoliscono i principi statutari e fondativi dell’Edilizia Pubblica.
L’assessore Maraschio è assente su questi temi e nel confronto serio con i sindacati.
Gli emendamenti presentati dai cinque ARCA determinano un vistoso aumento dei canoni di locazione nonché il pagamento dell’IMU a carico degli inquilini. Un’imposta tributaria che per sua istituzione viene pagata dai proprietari.
Di peggio, nelle autogestioni i cinque ARCA prevedono che gli assegnatari morosi nel pagamento degli oneri accessori, gli stessi vengono corrisposti dagli inquilini onesti.
Alcuni istituti ARCA scaricano sugli inquilini onesti l’incapacità nel gestire e affrontare le morosità condominiali.
In questo modo rinunciano al ruolo conferito alla proprietà.
Si propone la semplice istituzione dell’ISEE senza avviare una riflessione seria sui criteri di determinazione dei redditi dei nuclei famigliari. Così come emendato vi saranno spropositati aumenti dei canoni di locazione.
L’ARCA PC nel corso di questo anno ha avviato il censimento anagrafico reddituale, acquisendo d’ufficio i redditi degli assegnatari direttamente presso l’INPS e l’Agenzia delle Entrate inviando la scheda già precompilata. Un buon esempio di prassi amministrativa.
L’incapacità di affrontare con puntualità il censimento da parte di alcuni Enti non può essere sostituito con l’ISEE.
L’inserimento delle proposte dei cinque ARCA nella riforma a firma della Consigliere Parchtelli appare una vera furbata.
La burocrazia e le necessità tecniche del bilancio di Enti non economici prevalgono sul buon senso.
Invitiamo la Quinta Commissione Regionale prima ed il Consiglio Regionale a non approvare tali modifiche alla norma regionale. Diversamente si avvierà un difficile contenzioso morale con migliaia di famiglie che vedranno un aumento dei canoni anche del 200%, il pagamento del tributo comunale a carico degli assegnatari pur non essendo proprietari e la distruzione delle autogestioni.
Non possiamo immaginare che l’Assessore regionale possa consentire la distruzione della socialità casa.
Al Presidente Emilano e all’Assessore Maraschio chiediamo di fermare questo delirio.
Nel condividere il testo presentato dalla Consigliera Regionale Parchitelli che affronta le problematiche con sensibilità sociale e risolutiva alcuni punti di debolezza di quella che rimane una buona legge regionale.
SUNIA Angelo Garofoli
SICET Paolo Cicerone